campagna toscana

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lunedì 11 aprile 2016

Potatura dell'olivo in Toscana



Potatura dell'olivo in Toscana.


Salve a tutti è da un po' che non scrivo per vari impegni ma vi prometto che cercherò di essere più assiduo.
Come detto oggi vi parlerò della potatura dell'olivo in toscana.

Nella potatura di produzione degli olivi ci sono due obiettivi fondamentali:

    -mantenere la forma
-avere prodotto
Qui in Toscana le piante sono allevate a vaso con tre o quattro branche principali.


Personalmente preferisco contenerne l'altezza dai 3 ai 4,5 metri. In questo modo buona parte della potatura e della raccolta può essere fatta da terra e comunque non è necessario utilizzare scale alte a vantaggio della sicurezza. Un tempo si preferivano piante più alte per ricavarne legna da ardere e per evitare che il bestiame rovinasse le fronde più basse.
In generale la pianta và dimensionata per il nutrimento disponibile.
Importante è utilizzare strumenti di ottima qualità e ben affilati.
Nella foto sotto mostro un oliveto abbandonato ed improduttivo. La vegetazione è solo in alto.


Ciò accade anche dopo una gelata, un'incendio o semplicemente quando la pianta è infestata dai rovi. In questo caso converebbe forse tagliare la pianta al piede ed allevare i polloni.
In alternativa,scelta che ogni tanto faccio,se il tronco della pianta è in buone condizioni,è la potatura di riforma che consiste nel tagliare(capitozzare)le branche ad una certa altezza aspettando che queste rigettino nuovi rami e poter così ridare una forma a vaso alla pianta conservando i rami idonei a questo scopo,il vantaggio di questa tecnica è quella di recuperare la produttività della pianta in tempi più brevi rispetto all'allevamento di un nuovo pollone. Particolare importanza va riservata ai tagli,non devono mai essere piatti,devono permettere all'acqua di defluire e ricordate che l'olivo avrà un rigetto maggiore nella parte più alta del taglio quindi va indirizzato il taglio nel modo più appropriato alla riforma della pianta.
In ogni caso ogni 15-20 anni una pianta può essere tagliata al ceppo per ringiovanirla. Il legno non deve prevalere.

E' preferibile potare dalla metà di Febbraio sino ad Aprile o Maggio. La pianta soffre le gelate ed è più vulnerabile se ha subito tagli decisi. L'olivo è comunque una pianta robusta.

Con la potatura si deve ottenere un corretto rapporto tra legno e parte vegetativa. Nel caso vi sia troppo legno vecchio e poca vegetazione nuova bisogna intervenire con tagli più decisi.

Il rapporto tra legno e vegetazione dipende anche dalla varietà delle piante. Nel leccino, ad esempio, le frasche sono preponderanti con getti fino a 60 cm mentre nel frantoio i getti non superano i 40 cm. Quest'ultima varietà si riconosce anche perché ha le foglie più argentate.
Nella mia zona Santa Maria a Monte(Pisa) è molto diffusa una varietà autoctona chiamata Madremignolo. L'elevata fogliosità conferisce a questi olivi interesse vivaistico come pianta ornamentale,risultata invece molto sensibile a freddo e fumaggine.
La resa di queste piante è piuttosto bassa,ma la qualità dell'olio prodotto è eccezionale.  

Lo scopo della potatura è creare un buon equilibrio tra funzione vegetativa e funzione riproduttiva,  è importante osservare il volume e la densità della chioma.

In generale i polloni ed i succhioni verticali vanno tolti.


Anche il numero di polloni e succhioni è un fattore importante, se sono troppi vuol dire che c'è qualcosa che non và. Un succhione cattivo è molto verticale e posto vicino al fusto. Assorbe l'energia della pianta indebolendo gli altri rami. Un succhione non cattivo può essere ingentilito scorciandolo in modo che si pieghi ancora di più. Questo mette anche in equilibrio la pianta perchè l'energia in eccesso (che genera il succhione) va a finire in buona vegetazione. Se si riesce a piegarlo, magari mettendolo sotto un altro ramo, diventa una branca buona.


E' necessario inoltre svuotare la pianta tagliando tutti i getti interni alle tre branche principali in modo che prenda luce.


Ogni parte di legno nuovo porterà delle gemme a legno e delle gemme a fiore.
I fiori sui brindilli si formano sulla punta mentre il ramo fruttiferi vero e proprio è quello dove il ramo va avanti rispetto ai fiori. Dopo un pò di anni i rami si esauriscono e possono essere tagliati.









La forma della pianta è importante per consentire le potature successive, la raccolta, l'accesso con le macchine agricole ed i trattamenti.

Sintesi delle operazioni fondamentali di potatura.
1. osservare la pianta
2. evitare tagli troppo grossi(ammeno che non strettamente necessari)
3. eliminare i polloni
4. svuotare l'interno della pianta da tutti i getti
5. eliminare i succhioni cattivi
6. ingentilire i succhini buoni
7. eseguire i tagli di ritorno

L'olivo è una pianta complessa e per cui la sua potatura non è semplice,e richiede una buona esperienza che può solo maturare con il tempo,perciò non vi preoccupate se inizialmente le piante non sono gradevoli alla vista,quella verrà col tempo,l'importante è che venga mantenuto l'equilibrio vegetativo della pianta


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